Team Altamura, gli ultras portano in piazza la loro protesta

Team Altamura, gli ultras portano in piazza la loro protesta

Il futuro della squadra altamurana è in pericolo

Qualche giorno fa la Team Altamura ha convocato una conferenza stampa alla quale sono stati invitati i candidati alla carica di sindaco della nostra città. Come spiegato dai dirigenti altamurani, a causa dei lavori che dovrebbero interessare lo stadio “D’Angelo” con la sua conseguente chiusura, il futuro del sodalizio biancorosso è in pericolo perché, senza uno stadio in cui disputare le partite casalinghe, la cordata di soci che durante l’estate scorsa ha affiancato la precedente dirigenza, non ha nessuna intenzione di sobbarcarsi ulteriori spese, con l’aggravante che è stata messa davanti all’atto computo, l’approvazione del bando di accesso ai fondi del PNNR, senza essere prima interpellata.
Questa situazione non è andata giù anche agli ultras altamurani che, per far sentire la loro vicinanza alla società, nella serata di ieri, a margine dei vari comizi di chiusura della campagna elettorale, hanno voluto far sentire la propria voce, organizzando una manifestazione, per poi, rilasciare sulla loro pagina ufficiale un post con il quale hanno spiegato le loro motivazioni.
“Mentre sui palchi di piazza Duomo e piazza Repubblica si alternavano i giullari dei vari partiti politici, con le loro solite favole, Noi cittadini Altamurani liberi e fieri dimostravamo il nostro dissenso nei confronti di questa classe politica cittadina che ancora una volta ha dimostrato incompetenza e inefficienza sulla situazione vergognosa riguardante il nostro stadio e tutte le strutture sportive cittadine. Fin da subito la nostra protesta nonostante i modi educati, ha richiamato un ingente servizio d’ordine in divisa ma soprattutto in borghese, chiaramente preallertati, che ci ha filmati e circondati per tutto il tempo, trattamento degno di pericolosi criminali. Nonostante tutto ciò, abbiamo srotolato il nostro messaggio e urlato il nostro pensiero, perché mai nessuno ci potrà impedire di manifestare il nostro dissenso verso chi da anni ormai sta affossando il calcio in questa città. Sia ben chiaro, la protesta non ha fini politici ed è stata fatta sotto entrambi i palchi e contro tutte le forze politiche candidate, perché i nostri unici colori che ameremo e difenderemo all’estremo sono il Bianco e il Rosso, e non ci fermeremo finché i diritti della nostra squadra di calcio non verranno rispettati, questo è solo l’inizio della nostra battaglia”.
Insomma il mandato del prossimo primo cittadino inizierà con tante beghe da risolvere, non per ultima quella dello stadio “D’Angelo” e, più in generale, quelle legate al modello dello sport, da sempre lasciato ai margini da tutte le amministrazioni comunale che si sono succedute negli ultimi vent’anni.

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