Sporting, Chisena: “Ce la metteremo tutta per centrare l’Eccellenza”

Sporting, Chisena: “Ce la metteremo tutta per centrare l’Eccellenza”

Antonio Chisena, con la maglia dello Sporting AltamuraL’attaccante materano traccia un bilancio al termine del girone di andata

Domenica scorsa, con la vittoria sul neutro di Enziteto ai danni della Nuova Andria, si è chiuso il girone di andata del campionato di Promozione pugliese. Per lo Sporting Altamura, una delle due squadre altamurane impegnate nella serie “B” regionale, il bilancio è da considerarsi positivo, anche se era lecito aspettarsi ancora di più. La squadra allenata da Gennaro Di Maio è partita bene, contendendo al Bitonto il primato in classifica. Poi, subito dopo la sconfitta nel derby, è arrivato un breve periodo di appannamento, seguito da due vittorie, peraltro molto convincenti, che hanno rilanciato le quotazioni della formazione murgiana, indicata da tutti, alla vigilia del campionato, come favorita alla vittoria del campionato. Questi i numeri messi insieme dallo Sporting: 12 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte, 37 goal fatti e 19 subiti.<br />Uno dei protagonisti tra le fila biancorosse è stato sicuramente l’attaccante materiano, Antonio Chisena, arrivato nella “città del pane” quando il campionato era iniziato da poche partite e messosi subito in evidenza con alcune giocate che anno sempre contraddistinto la sua carriera. La perla della sua stagione, almeno per ora, è sicuramente il goal vittoria nel big match contro il Bitonto, un goal non solo importante ai fini della classifica, ma anche molto bello. Con lui cercheremo di analizzare la stagione dello Sporting Altamura che ha come obiettivo dichiarato il salto in Eccellenza.
Signor Chisena, la ringrazio per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto le chiediamo di presentarsi ai nostri lettori in modo che anche chi non segue abitualmente il calcio possa farsi un’idea della sua carriera.
“Antonio Chisena, per gli amici Tonio. La mia carriera comincia essenzialmente nel settore giovanile del Bari con i vari Cassano, Lafortezza, Carrozzieri ecc., insieme ai quali, dal 1998 al 2000, ho vinto tutto ciò che si poteva vincere: Torneo di Viareggio, Coppa Italia e Scudetto (premiato come miglior giocatore nella finale contro il Milan nel Giugno 2000 ndr). Poi 5 anni di C2 in Umbria a Gualdo Tadino, dove nel gennaio 2003, compiamo l’impresa di andare ad espugnare l’Artemio Franchi di Firenze davanti 30 mila spettatori per 2 a 1. In quella partita segnai il primo gol togliendo l’imbattibilità dei Viola che durava da quasi 800 minuti. In quella Fiorentina militavano i vari Di Livio, Quagliarella, Maspero, Ripa, Riganò, Longo, solo per citarne alcuni. Nel 2004 poi sfiorammo la C1, perdendo contro il Sangiovanni Valdarno di Ciccio Baiano la finale playoff per 3 a 1. Nel 2005 approdo nell’Andria Bat dei vari Plasmati, Terrevoli, Sassarini, Di Bitonto, dove sfioriamo i playoff con uno straordinario girone di ritorno. Nel 2006 approdo, per motivi lavorativi, in serie D nell’F.C. Francavilla, dove in due anni realizzo 26 gol e moltissimi assist, nel 2008 una sfortunata parentesi nella mia città, Matera, dove realizzo solo quattro gol nonostante le ambizioni di quel progetto in quell’anno. Nel 2009 ritorno a Francavilla Sul Sinni, dove in due anni realizzo altri 14 gol, raggiungendone, in totale, 40 in 4 anni con quella maglia, nel 2011 approdo al Real Metapontino, dove arriviamo a un punto dal Potenza che vinse il campionato di Eccellenza Lucana. Nel 2012 ritorno a Francavilla dove, però colleziono poche presenze. Nel 2013, nonostante le richieste di quadre di serie D e parecchie di Eccellenza, ho deciso di sposare il progetto dello Sporting Altamura”.
Per l’appunto: chi e cosa l’ha spinta a sposare il progetto Sporting Altamura?
“A primo impatto mi è piaciuto subito l’ambiente e poi perché reputo che la piazza di Altamura non meriti assolutamente questa categoria, considerando la sua tradizione calcistica e considerando la fame di calcio che la contraddistingue. Poi l’organizzazione, lo staff tecnico e non, i giocatori e la società hanno ben poco da vedere con questa categoria senza dimenticare la tifoseria: per me e per i miei compagni aver riportato il tifo storico ad avvicinarsi a noi è sicuramente motivo di grande orgoglio”.
Ripercorrendo il girone di andata, qual è stato per lei il momento più bello e quello più brutto?
“Il momento più bello per me nel girone di andata è stato senza ombra di dubbio il gol contro la capolista Bitonto, sia per la pregevole fattura, ma soprattutto per aver regalato i tre punti alla mia squadra. Il più brutto è sicuramente il derby perso contro la Fortis, ma non per il risultato finale, che nel calcio ci può stare benissimo, ma per il triste epilogo, culminato con una rissa da far west che ci è costata la squalifica per due giornate del nostro campo”.
A proposito del Bitonto: chi chiude in testa il girone di andata molto spesso vince il campionato. Come farete a riprendere il Bitonto?
“A questo punto vedendo i suoi numeri impressionanti, il Bitonto rimane indubbiamente la favorita. Noi dal canto nostro non dobbiamo più vedere la classifica e pensare solo a noi stessi e affrontare ogni partita che rimane come una finale”.
Quindi la Coppa Italia che vi vede tra le squadre impegnate nei quarti di finale, rimane un obiettivo primario?
“Sicuramente la Coppa Italia rimane un obiettivo primario, soprattutto in virtù del fatto che rappresenta la porta secondaria per l’Eccellenza.”
A livello personale invece cosa si è prefissato?
“A livello personale spero di raggiungere la doppia cifra di marcature”.
Cosa si sente di promettere ai tifosi che, nonostante qualche intemperanza, vi seguono anche in trasferta?
“Ai nostri tifosi, encomiabili, prometto insieme ai miei compagni che ce la metteremo tutta per raggiungere almeno uno dei due obiettivi tra campionato e coppa Italia”.
Signor Chisena, a questo punto non mi resta che farle un “in bocco al lupo” per il prosieguo del campionato.
“Grazie. Crepi il lupo e buon campionato a tutti”.
Insomma, Chisena, da grande giocatore qual è, non si è certo nascosto. Adesso non ci resta che aspettare il responso del campo con una certezza: lui e la sua squadra ce la metteranno tutta per non deludere nuovamente una città che ha molta fame del calcio che conta.
Un ringraziamento, infine, va a Giuseppe Lucariello, dirigente e addetto stampa dello Sporting Altamura senza del quale quest’intervista non sarebbe stata possibile.

Domenico Olivieri

0.00 avg. rating (0% score) - 0 votes