Soccer Altamura, Tassielli e il poker alla capolista: “Iniezione di fiducia”

Soccer Altamura, Tassielli e il poker alla capolista: “Iniezione di fiducia”

Il tecnico altamurano intervistato da AnyGivenSunday

“Provate a vincere una grande sfida e vedrete quanto sarà bello”. Detto, fatto. La Soccer Altamura fa bis in campionato grazie ad una grande prestazione contro la capolista Virtus Cap San Michele e questa volta festeggia davvero, perché sono punti che certificano la risalita imperiosa della squadra biancorossa in classifica.
È stata un’iniezione di fiducia dopo aver lavorato tanto sull’aspetto mentale – esordisce mister Vincenzo Tassielli -. E poi come si dice? Conosci il tuo nemico. Io lo conosco bene e avevo studiato la partita in ogni dettaglio. Peccato solo per quel gol preso nel finale: ripensando alle immagini, avrei potuto fare un determinato cambio con un attimo d’anticipo, ma va bene così. Le emozioni che si vivono con questa maglia sono inspiegabili, a bordocampo i presidenti gioivano come due bambini. È stata una scena davvero bella, che vogliamo rivedere il prima possibile”.
Levante Caprarica sul calendario, quindi un altro derby per poter cercare di replicare quello che tanto assomiglia ad un capolavoro tattico. “Non si tratta della stessa squadra della scorsa stagione, i rinforzi ci sono stati, ma noi dobbiamo giocare da Soccer tutte le domeniche. I gol contro la Virtus Cap San Michele sono di una certa fattura, dobbiamo tenerli a mente e continuare in questa direzione”.
La Ferrari è targata Altamura, la strada la decide Tassielli. “Responsabilità? No, sono dell’idea che il lavoro paga sempre. Alcune giocatrici sono partite con 20 giorni di ritardo nella preparazione, altre stanno rientrano adesso da infortuni pregressi e ci sono state prove tattiche da fare: Carone, ad esempio, è stata spostata in posizione di pivot, anche Pedroso gioca più avanzata, mentre Ogara sta giocando come laterale. Certi aggiustamenti hanno richiesto un po’ di tempo, ma poi hanno avuto la loro efficacia”.
Nulla lasciato al caso, così come imparato da Roberto Menichelli, ex CT della Nazionale italiana vincitrice dell’Europeo 2014. “Ho frequentato il suo corso per allenatori, lo considero un padre spirituale dal quale ho cercato di fare tesoro di ogni consiglio. Eppure – sorride – mio padre continua a paragonarmi a Rino Gattuso: da giocatore (lunga la sua esperienza nel calcio a 11) ero come lui, ero uno che “ringhiava”. Come mister ora sono più tranquillo, sarà l’esperienza. Ho vissuto il campo tutti i giorni grazie all’Atletico Cassano: guidavo l’Under 19 e ho seguito la prima squadra che ha sfiorato la promozione in Serie A, aumentando il mio bagaglio tecnico con tanti spunti”.
È dal 2013, invece che si occupa di femminile. “Abbiamo fatto tanta strada e tanta ancora ce n’è da fare, ma l’aspetto più positivo di questo avvio sottotono è che siamo ancora imbattute: se è difficile battere la Soccer Altamura, significa che possiamo andare lontano. Perciò punteremo a tutti gli obiettivi possibili”.

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