Saverio Mascolo: “Ringrazio tutti i miei collaboratori”

Saverio Mascolo: “Ringrazio tutti i miei collaboratori”

Saverio Mascolo in una foto di gruppo a CovercianoIl tecnico della Pellegrino Sport Altamura traccia il suo bilancio personale sul campionato appena concluso

Si è ufficialmente conclusa la Stagione Sportiva 2010/2011 della Pellegrino Sport Altamura che, impegnata nel massimo campionato regionale di calcio a 5 (serie C1), ha concluso il torneo posizionandosi al sesto posto in classifica sfiorando soltanto il sogno di disputare i play-off per la promozione in serie B. Play-off sfumati solo nelle ultime giornate di campionato dove la squadra è sembrata rilassata e forse troppo poco concentrata sul prestigioso obbiettivo.
Con 47 punti conquistati sul campo, frutto di 14 vittorie, 5 pareggi e 11 sconfitte, proviamo a tracciare un bilancio stagionale insieme al primo allenatore della squadra altamurana Saverio Mascolo.<br />Mister, cominciamo dallo scorso precampionato: lei è il primo allenatore di calcio a 5 altamurano ad aver conseguito il patentino di allenatore di 1^ categoria in quel di Coverciano. Ci parli di questa sua esperienza.
“È stata un’ esperienza significativa, sia per le persone che ho avuto modo di conoscere che per l’intensità e l’importanza delle conoscenze acquisite. Interloquire con docenti qualificati, confrontarsi con i propri colleghi hanno implementato il mio bagaglio “professionale”. Colini, Bellarte, Menichelli, Ulivieri, Riela sono il meglio del calcio a 5 nazionale ed internazionale”.
Passando al campo, a bocce ferme è più facile tracciare bilanci. Un suo giudizio su questa stagione appena conclusa.
“Il mio giudizio è positivo, non v’è dubbio. L’obiettivo che ci ponemmo ad inizio stagione fu quello di arrivare tra il 6° ed il 9° posto in modo da evitare il playout. Questo traguardo lo abbiamo raggiunto con sette giornate di anticipo, a quel punto, insieme alla società ed ai giocatori individuammo un secondo obiettivo, tentare di raggiungere i playoff. Non ci siamo riusciti ma ciò non toglie merito ai ragazzi che per 3/4 di campionato si sono distinti magnificamente”.
Più rimpianti o più note positive?
“Sicuramente più note positive e vi spiego perché. Pur essendo la rosa composta da diversi giocatori esperti, siamo stati carenti in alcuni ruoli e non perché il livello tecnico dei nostri pivot fosse modesto, ma perché abbiamo adattato calcettisti con caratteristiche differenti ad interpretare questo ruolo: Maiullari e Di Tommaso sono delle ali alle quali ho dovuto chiedere un importante sacrificio per colmare questa lacuna. Ho chiesto per buona parte del campionato a Caione di ricoprire il ruolo di centrale difensivo in attesa di poter disporre di Pometti. La squadra si è comportata molto bene in fase difensiva, ma ha fatto fatica ad andare in rete non disponendo di un giocatore in grado di saltare l’uomo nell’uno contro uno e di creare così la superiorità numerica. Nella sessione invernale del mercato, abbiamo provato a prendere un calcettista con queste caratteristiche ma non siamo stati fortunati nel trovarlo. D’altra parte, è noto che tanti atleti da noi contattati non hanno dato la loro disponibilità a venire ad Altamura a causa delle note difficoltà stradali che si devono percorrere nel raggiungere la nostra città, che, risulta un po’ “isolata” dal mondo fusa. Per spiegarmi meglio, è più facile che un giocatore di Bari si trasferisca a Modugno, Molfetta, Giovinazzo, Monopoli o Bisceglie, dove vi è una presenza nutrita di squadre partecipanti anche a campionati di categoria superiore piuttosto che venire da noi. C’è un unico vero rimpianto: nella nostra rosa c’è un giovanissimo di belle speranze che si stava disimpegnando bene tutte le volte che l’avevo chiamato in causa: Lucio Montemurno, nel momento della sua consacrazione ha subito un bruttissimo infortunio che lo ha escluso dal campionato. Il ragazzo è un bravo pivot, sa difendere palla e far salire la squadra come pochi, forse con lui avremmo potuto raggiungere la qualificazione ai playoff”.
Nelle ultime giornate di campionato avete letteralmente buttato alle ortiche la qualificazione ai play off promozione che sembrava ormai acquisita. Sa darsi una spiegazione di questo vistoso calo della squadra?
“Abbiamo pagato caro l’enorme sforzo fatto nel girone di andata ed all’inizio del girone di ritorno, poi è subentrata una certa rilassatezza dopo aver raggiunto la matematica certezza di mantenere la categoria”.
Parlando della rosa che ha avuto a disposizione quest’anno, quali i top e quali i flop stagionali?
“Qualcuno ha deluso, ma preferisco non fare nomi, anche se dal punto di vista dell’impegno non ho da rimproverargli nulla. Nella rosa ci sono giocatori dai mezzi fisici e tecnici apprezzabili, come Basile ad esempio, che, purtroppo non riescono ad esprimere al massimo tutte le loro potenzialità; con questo non voglio dire che ha deluso, ma era logico attendersi qualcosa di più da lui. Mi aspettavo da alcuni un maggior rendimento, anche perché a parte l’infortunio serio di Montemurno non abbiamo avuto problemi particolari. A tal proposito, consentitemi una nota di apprezzamento nei confronti del nostro preparatore atletico Prof. Franco Carlucci, è anche merito suo se la squadra ha retto dal punto di vista fisico”.
Qualche giovane da segnalare?
“Montemurno e Tancredi (laureatosi campione d’Italia con la rappresentativa Puglia di Pannareale,ndr) hanno qualità da accrescere. Su di loro si può puntare nell’immediato futuro”.
Per quanto riguarda il futuro, pensa di poter confermare la sua presenza alla guida della Pellegrino Sport anche nella prossima stagione e se si, crede che ci sia bisogno di migliorare qualcosa a livello tecnico e societario?
“È prematuro parlare del mio futuro, ho bisogno di scaricare le tossine accumulate in questa lunga e faticosa stagione sportiva. All’inizio di giugno verificheremo se vi sono i presupposti per poter continuare a lavorare insieme. Comunque la squadra andrebbe migliorata dal punto di vista tecnico in quei ruoli dove abbiamo sofferto oltremisura”.
Data la sua grande esperienza, vogliamo porgerle una domanda che forse in molti si fanno: visto il vasto bacino di utenza che riserva la nostra città e viste le tantissime persone appassionate e impegnate nel futsal, pensiamo che Altamura meriti una squadra in una categoria importante. È solo utopia o può diventare realtà?
“Mi spiace doverlo confermare ma Altamura non risponde positivamente ai richiami dello sport, vale ovviamente anche per il calcio a 5. Mancanza di passione o solo manie di protagonismo individuale da anteporre alla pianificazione di obiettivi ambiziosi? Propendo per la seconda ragione. Si fa fatica a fare sistema e non solo nello sport, Altamura ha intelligenze, economie , passioni e potenzialità tali da poter raggiungere risultati importanti. Non mi pare abbia nulla da invidiare a Bisceglie, Putignano o Modugno che, anche grazie a questo sport, hanno visibilità a livello nazionale ed internazionale”.
Le lasciamo spazio per i ringraziamenti di rito di fine stagione, prego.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato ed affrontato con impegno quest’ultima stagione agonistica, partendo dal presidente Pellegrino, il Ds Maremonti, il mio vice Colonna, i dirigenti Poligneri e Balzano, il preparatore dei portieri Crisanti e per finire tutti i componenti della rosa che ho allenato con tanto orgoglio, un gruppo di uomini ancor prima di atleti che, attraverso i loro comportamenti, hanno reso più agevole il mio compito, uno spirito di gruppo ed una coesione che mai dimenticherò”.
Mister Mascolo, la ringraziamo per la sua gentilissima collaborazione e le auguriamo tutto il meglio auspicabile per la prossima stagione.
“Grazie a voi, è sempre un piacere”.
Anche questa seconda puntata de “Il punto…” si conclude. Rinnoviamo anche per questa volta, l’appuntamento alla prossima settimana per una nuova intervista sempre, e solo, su Altamurasport.it.

Leonardo Loporcaro

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