L’andata è andata, e nel girone A del campionato di Promozione è tempo di bilanci: vediamo chi sale e chi scende.
Nonostante proprio al’ultima giornata siano scesi in mezzo a noi, restano al top i ragazzi terribili dell’Atletico Mola: diciassette partite giocate, quarantaquattro punti collezionati, due pareggi e un’unica sconfitta rimediati lontano dal Caduti di Superga, vero e proprio fortino biancazzurro; il mercato dicembrino ha portato via Cesareo, bomber di razza accasatosi a San Severo, ma le soluzioni offensive in casa barese non mancano. Tra i top vanno le dirette inseguitrici della corazzata Mola, Sporting Altamura e San Severo, rispettivamente terza e seconda classificata. La palma va allo Sporting, riuscito laddove altre sedici società avevano fallito: sgambettare la capolista, che aveva messo tra sé e le prime inseguitrici qualcosa come dieci punti; non avesse perso qualche punto di troppo per strada, ora potrebbe recitare il ruolo di anti-Mola, che spetta invece di diritto al San Severo, squadra progettata dal presidente Marino per vincere a man bassa il campionato, ma che, per ora, deve inseguire un Atletico adesso non più tanto lontano!<
Sale anche il Bovino, dopo una partenza davvero troppo lenta: la cura del presidente Lello Bisanti, col cambio alla guida tecnica tra Di Stefano e Mimmo e gli interventi nel mercato invernale che hanno portato sul subappennino, tra gli altri, Di Giorgio, Ferrazzano e Pelullo, sembra aver giovato ai neroverdi, che si sono posizionati al di sopra delle ultime cinque posizioni.
Proprio al Canosa, in accoppiata con la Real BAT, va il non invidiabile attributo di flop di questa prima metà di stagione: partita come sempre con ambizioni di vertice, dotata di un organico esperto della categoria, la squadra allenata da mister Iannone pare aver smarrito la strada, ed ora, seppur con una partita in meno, si trova coinvolta in pieno nella lotta per non retrocedere; servirà una rapida inversione di tendenza anche alla Real BAT, malinconico fanalino di coda del girone, anche se la lotta per evitare gli spareggi sarà serratissima, da qui fino a maggio.
Dalla lotta ha provato a tirarsi fuori l’Ascoli Satriano, che ha svuotato l’infermeria, cronicamente piena da settembre, ed ha imposto lo stop, all’ultima giornata, alla quarta forza del campionato, il Castellana di mister Santostasi. Nell’ambiente gialloblù si respira ottimismo, e domenica si riparte con un San Severo che ha inquadrato la preda ed andrà di certo a mille. Stessi punti in classifica dell’Ascoli, il Torremaggiore Calcio, nato dalle ceneri dell’U.S. Lucera, squadra che ha disputato lo scorso campionato di Eccellenza: ci si aspettava qualcosina in più di un anno di sofferenza, fosse anche soltanto per il blasone, ma anche per la squadra di Torre ci sarà da sudare.
Elio Gerardo Lavanga