Giuseppe Clemente: “Il progetto Ultrattivi procede a gonfie vele”

Giuseppe Clemente: “Il progetto Ultrattivi procede a gonfie vele”

Giuseppe Clemente durante una conferenza stampaIl direttore tecnico della società altamurana stila un primo bilancio della stagione, con un occhio particolare alla questione “Cagnazzi”

Di solito per gli sport di squadra, durante il periodo che precede le festività natalizie si stila un primo bilancio della stagione iniziata qualche mese fa. Non fa eccezione quella degli Ultrattivi che quest’anno partecipa al campionato di 2^ categoria, dopo aver vinto, nella passata stagione, i play-off di 3^. Per la squadra altamurana l’impatto con il nuovo campionato non è stato dei migliori con cinque sconfitte nelle prime cinque partite. Poi, dopo il primo punto conquistato alla sesta giornata, le cose sono andare via via migliorando e adesso la formazione allenata da Gianluigi Colonna occupa la decima posizione con sette punti, frutto di una vittoria, di quattro pareggi e di sei sconfitte.<br />Molto positivo, invece, il bilancio delle attività legate al progetto di “tifoseria attiva”, con un numero sempre crescente di appassionati che hanno iniziato a seguire la squadra, così come il campus “Cresci Bene”, primo passo verso la costruzione di un vero e proprio settore giovanile. Ci parlerà di tutto questo, e non solo, Giuseppe Clemente, direttore tecnico della giovane società altamurana.
Signor Clemente, innanzitutto la ringraziamo per la sua consueta disponibilità. Un commento su questa prima parte di campionato. È stata all’altezza delle aspettative? Promossi e bocciati?
“La classifica parla chiaro! Non ci aspettavamo certo di lottare per la prima posizione ma, non sono il solo a dirlo, la nostra squadra vale molto più di quanto la classifica dimostra. Abbiamo raccolto complimenti un po’ dappertutto, mettendo in seria difficoltà anche le squadre più attrezzate con belle trame di gioco e partite gagliarde. Ma nel calcio vince chi fa un gol in più ed a noi, sino a questo momento, è mancato proprio quel gol che spesso chiude una partita. Comunque, siamo una squadra giovane, l’età media e di circa 24 anni, allenata da un tecnico altrettanto giovane e per questo non parlerei di “promossi e bocciati”. Abbiamo peccato di inesperienza in alcuni casi, pagando a caro prezzo la mancanza di malizia che in questi campionati, in certe situazioni, fa la differenza. Si vince e si perde assieme e, per questo, tutti rimandati!”
Tra poco si apre la finestra del mercato invernale. Farete qualche correttivo a livello di rosa?
“La rosa al momento è molto ampia e, per questo, non stiamo programmando grossi movimenti in entrata. Ciò non toglie che, qualora si presentasse l’occasione di migliorare qualitativamente l’organico, non esiteremo a farlo. A tal proposito qualche contatto è stato già avviato. Queste valutazioni saranno fatte anche alla luce dei movimenti in uscita che riguarderanno sia coloro che hanno trovato poco spazio, sia coloro che necessitano di esperienze per crescere sotto ogni punto di vista. A tal proposito, ottimi segnali giungono da alcuni nostri tesserati, ceduti in prestito, che stanno lavorando molto bene con la squadra juniores della Fortis Murgia”.
Il vostro è un modo nuovo di fare calcio. Come stanno procedendo le varie iniziative dedicate ai “tifosi attivi”? E per quanto riguarda la figura di “presidente attivo” avete avuto riscontri?
“Il progetto Ultrattivi è incentrato sulla partecipazione attiva dei nostri sostenitori! La crescita del progetto, da questo punto di vista, è stata esponenziale. Attualmente la nostra associazione conta una cinquantina di “PRESIDENTI ATTIVI”, cioè soci virtuali che partecipano anche a scelte amministrative attraverso il sito web altamuracalcio.it . Ogni domenica, invece, è altissima la partecipazione dei “TIFOSI ATTIVI”, nostri supporter reali e virtuali, ai sondaggi ed ai ballottaggi riguardanti la formazione, segno evidente che è possibile pensare ad un modo diverso di gestire il calcio a tutti i livelli. Ritengo che, oltre ad una legislazione statale riguardante la costruzione e l’uso degli stadi da parte delle società, occorra delineare un nuovo soggetto giuridico che una volta per tutte dia slancio alle tante società che pensano all’azionariato popolare come forma di gestione e finanziamento. Il caso Barcellona, con più di 100mila soci, è emblematico!”
Anche il campus “Cresci bene” è partito. Come sta andando? Quanti sono gli iscritti? Avete in programma altre iniziative collaterali?
“I primi due obiettivi che, tre anni fa, alla nascita del progetto, ci siamo posti erano: il salto di categoria e l’organizzazione di un settore giovanile targato Ultrattivi. Ad oggi possiamo dire di aver centrato entrambe le cose! È partito ad ottobre il CAMPUS “CRESCI BENE”, un progetto destinato ai bambini fino ai 12 anni che associa alla crescita sportiva anche una formazione didattica di qualità. I bambini, infatti, hanno la possibilità di partecipare a corsi di calcio di base tenuti da tecnici abilitati Uefa B in due giornate settimanali e poi, il venerdì, prendono parte a corsi di inglese ed astronomia. Ad oggi il Campus conta circa quaranta iscritti. Abbiamo, inoltre, previsto, e già in parte realizzato, degli interessanti e divertenti “seminari” riguardanti tematiche utilissime alla crescita dei piccoli: educazione civica, ambientale, alimentare. Le lezioni si tengono nel periodo autunno-inverno presso la palestra della scuola “Minniti” mentre nel periodo più caldo ci sposteremo presso i campetti all’aperto dello Sporting Club, in via Manzoni. Per qualsiasi info potete contattare i numeri 329-7860945 e il 333-5444320.
Le va di fare un’analisi sul calcio altamurano?
“Che questo non sia un momento esaltante per il calcio altamurano penso sia chiaro a tutti. La nostra città potrebbe fare molto di più ma, come accaduto anche in altri ambiti, è davvero difficile fare sistema e trovare sinergie tra diverse realtà. Va dato atto alla dirigenza dello Sporting Altamura di aver garantito una certa continuità al loro lavoro, nonostante il periodo nero dell’economia e trovando il supporto della Pellegrino Sport per quel che riguarda il campionato juniores. Grande attenzione merita anche il progetto Fortis Murgia, sia dal punto di vista sportivo che culturale. A tal proposito ritengo sia fondamentale, per la loro crescita sportiva, il protocollo d’intesa firmato con l’Avanti Altamura, organizzatissima società di puro settore giovanile. Un grande lavoro, per quanto attiene ai più giovani, viene portato avanti dall’Agon Club che anche quest’anno ha sfornato piccolo atleti capaci di destreggiarsi molto bene nei massimi campionati regionali. Da parte nostra, lo ribadisco, siamo disponibili ad intavolare qualsiasi discussione mirata non al prestigio personale ma alla valorizzazione di ciò che il nostro territorio offre anche come risorse umane. Abbiamo ottimi rapporti con tutti e mi auguro che in futuro si possa pensare ad unire le forze, anche solo idealmente, per regalare qualcosa di importante alla nostra città”.
È di questi giorni la notizia che la, per l’ennesima volta, la Lega ha dato l’out-out all’amministrazione comunale per la ristrutturazione del campo sportivo “Cagnazzi”, pena la sua chiusura entro la fine dell’ano.
Ci vuole spiegare meglio la vicenda?
“Circa un mese fa il comitato pugliese della Lega Nazionale Dilettanti ha inviato ad Altamura uno dei suoi tecnici per verificare se, nell’anno precedente, il campo “Cagnazzi” fosse stato migliorato dal punto di vista strutturale. Eccezion fatta per le dimensioni del campo da gioco ed una rampa di accesso per i mezzi di soccorso, l’Amministrazione Comunale non ha finanziato alcun tipo di intervento. Il rischio che la Lega dichiari inagibile la struttura è molto alto e ciò potrebbe portare ad un vero e proprio collasso del sistema visto che, per le gare ufficiali, la storica arena di viale Martiri del 1799 è utilizzata da più di dieci formazioni locali, Ultrattivi compresi. Dove si andrebbe a giocare se il “Cagnazzi” venisse chiuso? Gravina, Santeramo, Laterza, Cassano? Chi si accollerebbe le spese per i trasferimenti e, soprattutto, il rischio nello scorrazzare centinaia di ragazzi settimanalmente in città limitrofe? È bene che il Sindaco Stacca e gli amministratori tutti prendano in mano la situazione, migliorando il progetto esistente per il recupero degli spogliatoi e finanziandolo una volta per tutte. Per quanto ne so io, servono meno di 150mila euro.”
Ci sono soluzioni alternative?
“Purtroppo no. Ormai la Lega, con l’invio della richiesta ufficiale, ha messo alle strette il comune, anche se sono certo che sarebbe disposta a fornire un’ulteriore deroga sino a giugno a patto che, da Palazzo di Città, arrivino garanzie documentate circa i lavori da espletare. La patata bollente passa all’Amministrazione che mi auguro operi celermente per scongiurare la chiusura del Cagnazzi e l’esodo di centinaia di atleti altamurani verso le città limitrofe. In caso contrario saremo costretti ad organizzare le nostre gare ufficiali in piazza Municipio”.
Grazie signor Clemente e, se pur in anticipo, auguro a lei e a tutta la squadra un felice Natale.
“Grazie, ovviamente ricambio e faccio gli auguri anche a tutti gli sportivi altamurani”.
Il progetto Ultrattivi, quindi, procede come da previsioni ma potrebbe subire un rallentamento se la questione “Cagnazzi” non verrà risolta. Dispiacerebbe vedere impegno e sacrifici di molti anni vanificati per una questione aperta già da tempo, ma mai risolta da chi di dovere.

Domenico Olivieri

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