Direnzo: “Altamura competitivo Di tutto per arrivare in C”

Direnzo: “Altamura competitivo Di tutto per arrivare in C”

Il presidente svela piani presenti e futuri della prima della classe

Filippo Direnzo, classifica da sogno per l’Altamura: vi aspettavate di girare a quota 39, a +6 sulle immediate inseguitrici?
«In tutta sincerità, ci aspettavamo di lottare per le prime posizioni, ma non di avere questo margine sulle seconde. In ogni caso, niente voli pindarici: la strada è ancora lunga e insidiosa».
Un progetto che affonda le sue radici sin dallo scorso anno, puntellato a dovere nel corso della stagione corrente.
«È un progetto triennale ad ampio raggio, come già ribadito in più occasioni. La società ha saputo migliorare la squadra, ma pure l’aspetto organizzativo in modo tale da essere competitivi in tutte le aree. A volte, i passi falsi aiutano a crescere: noi ne abbiamo commessi e ne commetteremo ancora, ma diamo tutto affinché gli sbagli
siano pochi. Poi, il calcio non è una scienza esatta: puoi prendere il meglio su piazza e non vincere lo stesso…».

Presidente, avete deciso di affidarvi a un profilo esperto come Giacomarro: perché questa scelta?
«Non è un profilo che di certo scopro io: sa come gestire una squadra composta da profili di spessore e conosce
alla perfezione la Serie D. La sua carriera parla per sé: in tutta onestà, credo che l’area tecnica abbia puntato sul migliore in circolazione».

Stagione altisonante per Loiodice: offerte da ogni dove, ma alla fine avete avuto la forza di trattenerlo.
«Che dire: Nicola è il capocannoniere del campionato, oltre che un elemento per noi indispensabile. Ce lo teniamo stretto, anche se vorrei pure enfatizzare le performance di tutti gli altri calciatori, sia under che over, capaci di fare gola ad altre società: trattenerli, però, non è stato complicato perché qui non manca niente a nessuno. E quindi c’è un importante spirito di riconoscenza».
Dallo “spauracchio” della non iscrizione in D ai vertici del campionato nel giro di un anno e mezzo: presidente, quali sono i segreti della vostra società?
«I vecchi soci, ancora oggi all’interno del club, nell’estate del 2022 avevano deciso di passare la mano: il club era sano sotto tutti i punti di vista e, soprattutto, non aveva alcun debito. Io, insieme ad altri amici poi divenuti
compagni d’avventura, perciò, abbiamo deciso, supportati da molti che già ne facevano parte, di rilevare la società e di intraprendere questo cammino che spero, alla lunga, ci regali tante soddisfazioni. Qui, segreti,
non ce ne sono: agiamo con competenza e organizzazione e ogni socio ha la totale fiducia degli altri».

Altamura sta sognando a occhi aperti: ma è giusto parlare di Serie C ancora come un sogno?
«Ce lo dirà il campo, di certo i sogni, a volte, diventano realtà e ce la stiamo mettendo tutta affinché questo avvenga. Penso che, finora, la squadra e la società si siano comportate nel migliore dei modi, dimostrando
il totale impegno verso questa causa difficile sì, ma affascinante».

Presidente, in caso di C, quali sono le vostre prerogative future?
«Attualmente, siamo concentrati sul presente. Di certo, però, abbiamo messo a conoscenza il Comune relativamente ai lavori di adeguamento da effettuare al D’Angelo: l’Amministrazione si è resa disponibile e sta operando nel migliore dei modi. C’è fiducia, ma pensiamo solo a questo campionato così difficile».

Vito Di Noi

Corriere dello Sport – Stadio

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