Ciccio Caputo a tutta birra! Il calciatore imprenditore tra famiglia, calcio e tanti hobby

Ciccio Caputo a tutta birra! Il calciatore imprenditore tra famiglia, calcio e tanti hobby

Fonte: gazzetta.it

Nel mondo del bomber, passato in extremis dal Sassuolo alla Sampdoria: le sue passioni – dalla produzione di birra artigianale, alla Plyastation – ecco come trascorre il tempo libero con la moglie Anna Maria e i figli

Chiara Zucchelli

La birra è la sua passione numero uno, come dimostra l’hashtag sui social: #atuttabirra e come dimostrano le sue scelte imprenditoriali, visto che da anni ormai Ciccio Caputo, con tre soci, la produce artigianalmente ed è riuscito a sbarcare persino negli States. Ma nel mondo dell’attaccante, che da oggi sarà a Genova, sponda Samp , e non più al Sassuolo, c’è anche tanto altro. La famiglia è il faro di tutto: la moglie Anna Maria, con cui a giugno ha festeggiato i 10 anni insieme, e poi i figli Sofia, la maggiore, Brando e Jacopo.

Non è scaramantico, Caputo, ma è uno che ama ricordare tutto quello che ha vissuto, come dimostrano i tanti tatuaggi tra cui quello sulla coscia destra: “Sono convinto che nella vita la parola impossibile sia un’invenzione di chi ha troppa paura per crederci davvero”. Lui la paura l’ha vissuta nel 2013 quando, a Bari, la sua carriera si è fermata per frode ed è stato squalificato per tre anni e mezzo. La condanna è poi diventata di 12 mesi per omessa denuncia ed infine assoluzione piena nel processo penale : “Pensavo di smettere, mia moglie è stata fondamentale”.

Da quel momento la sua carriera ha spiccato il volo: Empoli, Sassuolo e ora Sampdoria. La famiglia Caputo sta per lasciare la casa a Modena centro per iniziare una nuova vita, mantenendo sempre il piano imprenditoriale con la produzione della birra. Artigianale, come il pane di Altamura, dove Caputo è nato 34 anni fa, e come lo stabilimento di Perugia dove viene prodotta. Da quando esiste questo progetto, e da quando i bambini sono diventati tre, Caputo ha messo (un po’) da parte l’amata PlayStation, con cui affidava la fascia di capitano a Cristiano Ronaldo. Adesso, invece, gioca più che altro in ritiro, perché a casa fa praticamente solo il papà, sempre insieme a sua moglie, colei che nel 2020 ha avuto l’idea di quel biglietto: “Restate a casa, andrà tutto bene”, mostrato da Caputo dopo un gol con il Sassuolo, prima che il calcio, e il mondo, cambiassero per sempre.

Piatti preferiti e vena artistica

Sempre in tema casa, ai fornelli si mette Anna Maria (“da buona pugliese mi piace cucinare”), ma quando serve anche l’attaccante si dà da fare, magari preparando le ciambelle con i bambini. Caputo ama la crostata con la marmellata di albicocche, il risotto alla parmigiana e le patate al forno e ama anche disegnare e fare lavori manuali, soprattutto insieme alla sua famiglia: “Ha una vena artistica”, ha ammesso sua moglie.

Quella vena, adesso, si trasferirà a Genova, pronti, tutti insieme, per una nuova tappa. Forse l’ultima della carriera, poi si vedrà. Caputo potrebbe restare nel calcio o fare l’imprenditore: birra, certo, ma non solo. Le idee ci sono e sono tante. Prima, però, c’è la Sampdoria.

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