Strutture sportive, situazione surreale per le squadre altamurane

Strutture sportive, situazione surreale per le squadre altamurane

A denunciarlo è il presidente dell’Alta Futsal, Luigi Dambrosio

Una situazione ormai surreale, quella che stanno vivendo alcune società sportive altamurane, tra cui la nostra. Una vicenda che ha preso le mosse diverse settimane fa: lo scorso 17 ottobre la Sindaco di Altamura, Rosa Melodia, con l’Ordinanza Sindacale n. 61, ha disposto il “divieto immediato di utilizzo del Palazzetto dello Sport del Comune di Altamura, denominato Piccinni”, compresi i relativi servizi igienici e docce. L’Ordinanza Sindacale era motivata da una nota della ASL Bari, che a seguito del prelievo di campioni d’acqua sui lavelli e nelle docce, aveva trovato tracce di “Legionella pneumophila SGR.1”. Considerate le motivazioni, la chiusura era indispensabile ma, da quel momento, per tutte le società sportive altamurane che in quella struttura riconoscono la loro “casa” per gare ufficiali e allenamenti, è cominciato un periodo di contumacia forzata. Oggi, dopo 44 giorni, ancora non si conoscono date certe per la riapertura del palazzetto. Le società penalizzate dal provvedimento sono l’Alta Futsal (Serie C-1 maschile), la Soccer Altamura (sia la squadra di Serie A-2 femminile che quella di Serie C-2 maschile), la Libertas Altamura (Serie C Gold di Basket) e la Pallamano Altamura (Serie B), che da quel giorno hanno cominciato a peregrinare tra le diverse strutture fuori da Altamura per giocare le partite previste dai calendari e per trovare strutture disponibili ad accogliere gli allenamenti (con notevole aggravio di spese per i trasporti). Si diceva prima che le motivazioni della chiusura del Palazzetto erano comprensibili e addirittura auspicabili, tuttavia, un ritardo così lungo dei tempi di riapertura, ad oggi ancora tutt’altro che precisati, cominciano a mettere a repentaglio il normale svolgimento dei campionati.
“La settimana scorsa abbiamo saputo che i nuovi esami avevano dato esito negativo e da venerdì aspettiamo che siano trasmessi i risultati alla ASL, per il via libera sulla riapertura – spiega Luigi Dambrosio, presidente dell’Alta Futsal –. Insomma, a questo punto si tratta solo di problemi burocratici? Problemi burocratici e sensibilità. Chi potrebbe intervenire per sbloccare la situazione, facendo consegnare i risultati delle analisi alla ASL, è il Comune di Altamura che però, ogni qual volta lo interpelliamo, non ci risponde. Cominciamo ad avere dubbi seri sul fatto che a Palazzo di Città, a qualcuno interessi lo sport. Noi e le altre squadre, da oltre 7 settimane stiamo facendo i “nomadi”, vagando da un palazzetto all’altro, in cerca di ospitalità e purtroppo non sempre riusciamo a trovarla. Questa sera, ad esempio, solo all’ultimo momento abbiamo trovato ospitalità ad Altamura, sui campi della Parrocchia del Redentore, che sono comunque scoperti mentre, noi, da regolamento, dobbiamo giocare le partite su campi coperti: questo ci obbliga a giocare le gare interne in altre città o in altri paesi. Non ci sembra normale. Come mai abbiamo rischiato di non poterci allenare? Venerdì scorso pareva che martedì ci avrebbero riaperto la struttura, invece neanche oggi, mercoledì, la struttura è stata riaperta e pare quasi certo che sabato, ancora una volta, dovremo giocare lontano da casa, una partita che è uno scontro diretto in piena zona play-off. Questo modo di fare penalizza, noi, i nostri tifosi e anche le ditte che hanno deciso di affiancarci con la sponsorizzazione. La situazione sta diventando insostenibile”.

Luigi Mininni

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