MTB, a Fondi si è parlata la lingua staniera

MTB, a Fondi si è parlata la lingua staniera

Per il biker altamurano Paolo Colonna ancora un podio

Prima tappa del Trofeo dei Parchi Naturali, completini e biciclette sono tirate a lucido, per i biker è un pò come la Prima della Scala.
Settantadue sono i chilometri di sterrato che dovranno affrontare, ma più che la distanza sono gli zero metri di dislivello a far paura. Un piattone simile non concederà un attimo di respiro. Pronti via, i circa quattrocento bikers sono subito in bagarre per guadagnare le posizioni di testa.
Il ritmo è subito altissimo e i big forzano da subito per cercare di staccare il prima possibile un pò di vagoni della locomotiva lanciata a tutta sulle sponde del Lago di Fondi.  Il tracciato sfila veloce, andata ritorno, da un ponte all’altro, senza soluzione di continuità. Impossibile capirci qualcosa, tocca spingere e tocca battezzare fin da subito le traiettorie migliori per non essere sobbalzato dalle diverse buche sul percorso.
In testa i soliti noti, tutti i protagonisti della precedente edizione del Trofeo, e un volto nuovo, mai visto, quello del cinque volte campione slovacco Tomas Visnovsky, DMT Racing. I due Eracle, Colonna e Semeraro, con Spica, Vigoroso e Pellegrino sembrano essere i più generosi e più volte cercano di portar via un gruppetto.Lo slovacco, più sornione, controlla e gestisce meglio degli altri la gara. Come un elastico le varie locomotive si avvicinano e si allontanano, è una gara ad inseguimento o, impossibile dire il contrario, da sfinimento. Battiti a mille e debito d’ossigeno.A metà gara, nonostante le drenate da paura, sono tutti lì. Difficile, impossibile, per ora, fare la differenza. Intanto lungo il tracciato disegnato da Gino Marcantonio le pozzanghere si fanno sempre più numerose e profonde. Fango e acqua sporcano il viso e il corpo degli atleti, la contro medaglia della velocità e del piacere di succhiare le ruote. Presto i biker diventano irroconoscibili… di quelle maglie e biciclette tirate a lucido, non resta che un lontano ricordo.
La gara si decide ai venti dal traguardo. Colonna tenta l’ennesimo allungo e a resistergli questa volta è il solo slovacco Visnosky. Dietro di loro si creano due gruppi inseguitori che successivamente ne diventeranno solo uno. Il vantaggio del duo di testa, si fa sempre più ampio e decisivo. Dietro di loro non c’è accordo nè tanto meno le forze per rientrare. Sul rettilineo finale il primo volto (completamente coperto di fango) a spuntare è quello dello slovacco Visnovsky. Colonna, secondo, a sei secondi, paga un salto di pedale a poco dal traguardo e una gara, fin troppo, generosa. La volata per il terzo gradino del podio è vinta da Francesco Acco, Ciclissimo Bike Team. Tra le donne la Marathon di Fondi ha invece parlato la lingua lituana di Greta Karasiovaite, Triscelion Factory Team, brava a mantenere, e non perdere, le ruote più veloci dei colleghi maschi. Alle sue spalle, a circa dieci minuti, la trionfatrice del TPN 2022, Mara Parisi, Bike & Sport, e la rientrante (alle corse) Ionela Molinaro, Swattati Team.

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