Un’atto d’indirizzo del commissario prefettizio ha decretato la fine della storica arena
Lo scorso 10 maggio sul sito web istituzionale del Comune di Altamura, nella sezione dedicata all’Albo Pretorio, che raccoglie tutti gli atti pubblici, è stato pubblicato i testo integrale della deliberazione n. 127 (la trovate anche qui), relativa ad un atto di indirizzo avente come oggetto “Misure volte al contenimento delle problematiche di viabilità e sosta del centro storico“. Dall’oggetto e da una lettura superficiale, il nesso tra questo atto e lo sport non si trova, ma leggendo più attentamente il documento, si è appreso che con questo atto d’indirizzo il commissario straordinario ha dato mandato agli uffici di competenza di “provvedere alla redazione di documento preliminare di progettazione ai fini della realizzazione di un parcheggio interrato presso il campo sportivo Cagnazzi”, di “programmare e pianificare gli interventi per la realizzazione del manto in erba sintetica presso lo Stadio comunale Tonino D’Angelo, in sostituzione del medesimo intervento previsto presso il Campo sportivo Cagnazzi e come riportato nel programma triennale OPP” e, infine, di “programmare e pianificare gli interventi presso la struttura sportiva “Campo del Sinello” – previa acquisizione della disponibilità all’uso di detto impianto da parte del proprietario e del gestore della struttura, lungo la SS96 ai fini dell’omologazione della medesima struttura da parte della FIGC regionale per il suo utilizzo per lo svolgimento dei campionati minori, svolti attualmente presso la struttura del Campo Cagnazzi”.
Insomma, un comunicato dai toni forti quello delle associazioni calcistiche altamurane che in tutti questi hanno si sono imbattute in numerosi problemi di carattere logistico con alcune di loro che hanno deciso, pur mantenendo il “Caganzzi” come base per gli allenamenti, di disputare le partire relative ai campionati federali in strutture ubicate in paesi limitrofi, sobbarcandosi costi aggiuntivi dei quali avrebbero fatto volentieri a meno.
Infine, bisogna specificare che il campo “Del Sinello” (sic!) a cui l’atto di indirizzo fa riferimento è il campo ubicato nelle vicinanze della caserma del 7° reggimento Bersaglieri, attualmente gestito dall’ASD Avanti Altamura e che precedentemente era conosciuto come “Delfinello“. A tal proposito bisogna dire che è vero, come riportato sulla delibera, che “sono state avviate intese con l’associazione Avanti Altamura, gestore del campo del sinello, SS 96 km 3,5 che ha manifestato la disponibilità all’uso di detto impianto con l’impegno dell’amministrazione a sostenere finanziariamente i lavori necessari ai fini dell’omologazione della struttura da parte della FIGC fino a partite delle serie giovanili, giovanissimi, under 15, under 17, 2^ e 3^ categoria”, ma tutto era subordinato alla realizzazione del manto in erba sintetica al “Cagnazzi”. La società presieduta da Gerardo Santangelo, in ogni caso, prima della stesura di questo documento, non è sta contattata e, come le altre associazioni, ne è venuta a conoscenza solo dopo che la delibera è stata pubblicata.
Insomma, un’altra situazione spinosa riguardante le nostre strutture sportive è venuta a galla e va ad aggiungersi a quella riguardante il “D’Angelo” di cui vi abbiamo ampiamente parlato nelle settimane scorse e di quella del PalaPiccinni che è “costata” la perdita di una partita a tavolino alla Soccer Altamura, squadra partecipante al campionato di serie A2 femminile di calcio a 5. Ah, dimenticavo: c’è sempre il Palazzetto dello Sport “Baldassarra” in Via Manzoni che, dopo essere stato adibito a centro vaccinale, non è stato più riaperto. Per il prossimo primo cittadino, tante belle gatte da “pelare”.