Domar Volley Altamura, non ci siamo

Domar Volley Altamura, non ci siamo

Galatone-DomarVolleyDisastro a Galatone Domar battuta 3-0 e zona play-off che inizia a farsi troppo lontana

Così non va, ennesima sconfitta in trasferta per la Domar Volley che viene umiliata sul parquet di Galatone, scavalcata dai diretti rivali e vede allontanarsi in maniera quasi definitiva la prospettiva play-off.
In un tensostatico scaldato solo dal tifo degli ultras locali va in scena la gara tra Asd Galatea Galatone e Domar Volley Altamura, prima giornata di ritorno del girone H del campionato nazionale maschile serie B2.
Mister Stomeo cambia la sua formazione tipo schierando la diagonale opposto palleggiatore composta da De Carlo e Mattei, i centrali Musardo e Seclì, i laterali Giugno e Cesari ed il libero Ponzetta. Mister Paglialunga conferma la fiducia al sestetto che ha sofferto a Fasano riproponendo Magni nel ruolo di opposto, Zonno in cabina di regia, Sette e Maiullari in “banda” De Tellis e Cataldi al centro ed il libero Giove.<br />Sin da subito sono evidenti le differenze di stimoli in campo con la Domar che commette subito tre errori permettendo ai padroni di casa di portarsi sul 5-2 e, successivamente, sull’8-4 del primo tempo tecnico. Al rientro i biancorossi sembrano essere più incisivi e in grado di riportarsi in partita, rintuzzando fino all’11-9, ma sono ancora i salentini a ristabilire le distanze e andare al secondo tempo tecnico sul punteggio di 16-13. Ritornati in campo, i bianco-azzurri allungano ulteriormente fino al 18-13 costringendo mister Paglialunga a fermare il gioco con un time-out discrezionale, ma ormai il trend non sembra potersi più invertire ed il Galatone porta a casa il primo set col punteggio di 25-20.
Il secondo set vede l’unica e troppo timida reazione murgiana con De Tellis & Co. che si portano avanti 6-3 e obbligano il coach locale a interrompere il gioco. Il time-out, assieme a due piccole sviste arbitrali, permettono ai leccesi di ritornare in parità (7-7). A questo punto la Domar, che pure non aveva già molto convinto nelle battute iniziali, esce definitivamente dal match. Il Galatone si porta avanti 14-12 e Paglialunga chiama tempo tecnico, ma sono sempre i leccesi a tenere il pallino del gioco e a fare ciò che vogliono dei malcapitati avversari. Sul punteggio di 21-16 esce uno spento Sette e viene sostituito da Disabato, ma ai fini del punteggio non cambia molto con il Galatone che vince anche il secondo set agevolmente 25-19.
Nel terzo set il coach biancorosso rivoluziona la squadra inserendo nella mischia Troka al posto di Magni, Lospalluto al posto di Cataldi, Rinaldi al posto di Giove e confermando Disabato al posto di Sette. La Domar ci crede solo fino al 5-2, poi, come è avvenuto in tutto il match, si fa riprendere e superare. Sul 9-6 viene ancora fermato il gioco dai biancorossi, ma in campo c’è una sola squadra che vuole vincere la partita a tutti i costi e sono i padroni di casa che si portano sul 16-11 al secondo tempo tecnico. Il Galatone arriva a condurre anche 20-12, poi subisce la saeconda timida reazione biancorossa che li porta fino al 20-16, ma una decisione inventata al momento blocca la rimonta ospite. La rabbia per l’ingiustizia appena subita regala l’unica reazione di orgoglio della Domar, ma ormai è davvero troppo tardi ed al primo errore il fuoco di paglia si spegne inesorabilmente e il Galatone vince agevolmente anche questo terzo set 25-20 e scavalca i diretti rivali in classifica nel tripudio generale.
Analizzando l’incontro si può facilmente dire che il reale motivo che ha generato questo risultato è stata la differenza di motivazioni. Da una parte un Galatone con due ottimi elementi come l’opposto De Carlo in giornata di grazia ed il centrale Musardo che si è confermato un ottimo elemento, ma soprattutto con una voglia matta di vincere davanti ai propri tifosi e di giocarsela fino in fondo; dall’altra una Domar che è entrata in campo senza il fuoco negli occhi, quello che ha contraddistinto la possibilità di compiere imprese straordinarie di cui fino a due mesi fa vi raccontavamo, emozionandoci insieme. Le primissime battute in cui si è lottato su ogni pallone ci avevano illuso, ma alla prima difficoltà siamo sprofondati. È brutto e soprattutto inutile fare nomi ed è per questo che non ne faremo, né ci interessa analizzare l’aspetto tecnico dell’incontro. C’è da riscontrare, purtroppo che si è creduto e lottato poco e forse questa è stata la causa che ha generato il “fattaccio”.
Gli obiettivi, dopo questa sconfitta, iniziano a ridimensionarsi e, fermo restando un miracolo sportivo in cui bisogna credere finché la matematica non ci condanna, adesso bisogna volare molto più bassi e cominciare a racimolare punti pesanti per raggiungere la matematica salvezza essendo il quartultimo posto distante ora soli 9 punti. L’obiettivo è pienamente alla portata di Maiullari & Co., ma bisogna dare decisamente una svolta a questi risultati negativi e ritornare soprattutto, sin da subito, alla vittoria. Il calendario ci mette di fronte un redivivo Paglieta in grado di battere tra le mura amiche l’ex capolista Ugento per provare a riscattarci e rilanciarci e l’occasione non va sprecata, ma allo stesso tempo non va sottovalutato l’avversario che resta di tutto rispetto.
Bisogna svegliarsi e cominciare a far punti, lavorando duro in palestra, stringersi tutti quanti attorno ad un unico obiettivo, non disunirci; non possiamo più permetterci passi falsi, specialmente tra le nostre mura.

ASD GALATEA GALATONE – DOMAR VOLLEY ALTAMURA 3-0 (25-20, 25-19, 25-20)
Durata set: 25′, 25′, 28′. T0t: 78′.

Asd Galatea Galatone: De Carlo (20), Calò(0), Musardo(10), Giugno(7), Seclì(5), Cesari(8), Ponzetta(L),; N.e.: Mattei, Alemanno, Luperto. All. Stomeo.
Aces: 3, err batt.: 6, Muri: 4, Errori punto: 11.
Domar Volley Altamura: Sette (5), De Tellis(12), Maiullari(9), Troka(0), Magni(8), Cataldi(2), Zonno(0), Disabato(4), Lospalluto(2), Schettini(0) Giove(L), Rinaldi(L). Chierico.(0). All. Paglialunga.
Aces:2, err. Batt.: 4, Muri: 8, errori punto: 18.

Ilario Ninivaggi

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