La redazioneIl vicepresidente della società biancorossa traccia gli obiettivi per il futuro
Dal regionale alla Serie A2 in appena 3 anni, con l’obiettivo di consolidarsi con serietà nel panorama nazionale. Insieme al vice-presidente Carlo Benedetto, la Soccer Altamura porta avanti il progetto biancorosso fondato nel 2011 dal massimo dirigente, Francesco Dinardo: quello che allora era il vivaio biancorosso, è al giorno d’oggi ancora un blocco importante che ha vinto la Coppa Puglia nel 2018/19 e che ha centrato il salto di categoria, proprio in concomitanza con l’arrivo del talismano Benedetto.
“Fino all’anno scorso abbiamo scelto di avere un gruppo interamente italiano, quest’anno – invece – abbiamo puntato su qualche rinforzo dall’estero, con l’intento di evitare le pericolose altalene della passata stagione: ci sono state prestazioni meravigliose contro squadre molto attrezzate, magari in trasferta, ma – allo stesso tempo – c’è stata anche qualche sofferenza che adesso vogliamo assolutamente evitarci. Mancano ancora un ultimo e un centrale, mentre è in arrivo una brasiliana dalla massima serie che verrà annunciata nei prossimi giorni. Sforzi societari ben oculati che avranno l’obiettivo di posizionare la Soccer Altamura in una zona di medio-alta classifica e, se possibile, ancora più su”.
Parole che Bendetto pronuncia da esperto, prima che da fedelissimo dei colori biancorossi.
“Da calciatore, ho avuto la possibilità di entrare nell’ambiente professionistico, ma i miei genitori hanno sempre voluto che diventassi un commercialista e mi hanno direzionato verso altre realtà. Sono rimasto un appassionato di calcio, poi – grazie ad amici incontrati nel percorso di vita e lavorativo – ho iniziato a sponsorizzare squadre locali e da lì ho cominciato a seguire anche il calcio a 5 maschile, portando la ASD Futsal Altamura dalla serie C1 alla B. Più tardi – continua Benedetto – ho conosciuto Franco Dinardo, che mi ha chiesto una mano concreta per la femminile della Soccer Altamura e ho trovato un ambiente bellissimo, più unito e affiatato rispetto al maschile. Mi sono legato subito alle ragazze e ho portato loro la mia competitività, perché – come diceva una persona molto famosa – “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, sorride.
E una grande vittoria, in senso lato, sarebbe proprio quella di far innamorare gli altamurani della squadra che li rappresenta.
“Vorremo far capire che esiste una realtà femminile che da due anni milita nel campionato di Serie A2 e invogliare più persone possibili a venire al Palazzetto per sostenerci. Servono imprenditori che possano sposare questo progetto, anche con un contributo minimo. Il futsal è uno sport bello, divertente e veloce. Fatto a posta per lo spettacolo. Non esiste motivo per cui non debba avere lo stesso seguito del calcio a 11, ritenuto ancora più attrattivo. Allora questa sarà la nostra sfida: appassionare il pubblico biancorosso e farlo divertire ogni domenica”.
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