Alta Futsal, riscatto immediato

La squadra altamura torna in piena zona play-off

Nonostante i gravi problemi di formazione, l’Alta Futsal è riuscita a ripartire dopo la battuta d’arresto patita nell’infrasettimanale a Barletta. Nella tensostruttura “Paolo Borsellino” di Bitonto, i biancorossi, ancora costretti a giocare lontano dal Palazzetto di Altamura, si sono imposti per 6-3 contro gli Azzurri Conversano.
I murgiani, in campo col piglio giusto, hanno sbloccato il risultato con Bardaro Michele ma sono stati ripresi da Cannone. Lo stesso Cannone ha firmato anche la seconda rimonta dei conversanesi, dopo che Kekko Catucci ha riportato avanti i ragazzi del presidente Luigi Dambrosio. L’Alta Futsal è comunque risuscita a rompere definitivamente l’equilibrio prima dell’intervallo, portandosi avanti con il capitano Giacomo Arduo, prima che Catucci, firmasse il doppio vantaggio.
Nella ripresa, i ragazzi di mister Colaianni hanno preso definitivamente il largo, grazie ad altre due reti di Arduo, prima che Caradonna chiudesse i conti, realizzando la terza rete ospite. Grazie al successo, l’Alta Futsal torna in piena zona play-off, raggiungendo l’Aradeo al quarto posto.
Ovviamente soddisfatto Raffaele Colaianni: “Abbiamo vinto con merito una partita tutt’altro che facile da affrontare – ha spiegato il tecnico dell’Alta Futsal a fine gara –, soprattutto dopo il risultato negativo di martedì. Il primo tempo è stato abbastanza in bilico ma, dopo che finalmente siamo riusciti a rompere l’equilibrio, il secondo tempo è stato molto più semplice da gestire”.

ALTA FUTSAL – AZZURRI CONVERSANO 6-3

ALTA FUTSAL: Carone, Arduo, Aruanno, Fininho, Lorusso, Maiullari, Bardaro, Vitale, Catucci, Lorusso, Fabiano, Loiudice. All.: Colaianni.
AZZURRI CONVERSANO: Pascale, Caradonna, Bratta, Sciannamblo, Aiuto, Cannone, Masi, Corona, Zivoli, Novelli, Achille, Resta. All.: Giliberti.
RETI: p.t: Bardaro (1-0); Cannone (1-1); Catucci (2-1); Cannone (2-2); Arduo (3-2); Catucci (4-2); s.t.: Arduo (5-2); Arduo (6-2); Caradonna (6-3).
ARBITRI: Giacomo Dicataldo e Michele Digiovanni di Barletta.

Luigi Mininni

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